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“Lodate il Signore con la cetra, con l’arpa

a dieci corde a lui cantate. Cantate al Signore un canto nuovo, con

arte suonate la cetra e acclamate, perché retta è la parola del Signore e

fedele ogni sua opera”. Salmo 33

L’ invito a cantare al Signore e a lodarlo, anche servendosi di strumenti musicali, ricorre molte volte nella Sacra Scrittura, che contiene il libro dei Salmi, pensato proprio per essere cantato. I monaci e le monache li cantano in varie ore della giornata. Nelle chiese risuona la musica sacra a cui appartengono innumerevoli capolavori della musica classica. Vi è poi la musica liturgica moderna, ovvero canzoni pensate per la liturgia, ma in stile moderno.

Ma ancora più ampio è il panorama della musica cristiana contemporanea. Si tratta anche di musica che non si propone principalmente di essere eseguita in una liturgia, ma si ispira ai generi musicali contemporanei e ha testi con un messaggio ispirato dalla fede, quasi sempre esplicito.

Questo non significa che le canzoni della musica mainstream non possano essere anch’esse “cristiane”. Vi sono canzoni famosissime che hanno chiari riferimenti alla fede, basti pensare a “Where the streets have no names” degli U2, “Stairway to Heaven” dei Led Zeppelin, “Let it be” dei Beatles e si potrebbe continuare a lungo anche includendo canzoni d’amore perché, in fondo, l’amore per il prossimo e l’amore tra uomo e donna sono temi profondamente cristiani.

La musica cristiana contemporanea però esiste anche come genere specifico e non vi è alcuna contrapposizione con altri generi. Essa può esprimersi in diversi sottogeneri: gospel, rock, pop, rap, country, metal, dance, progressive, alternativa… Quello che la unisce sono proprio i testi che si richiamano alla fede cristiana. Il Festival di Sanremo della Canzone Cristiana vuole essere una vetrina di questo genere di musica.

L’evento è stato organizzato dal cantautore Fabrizio Venturi e patrocinato dal Comune di Sanremo, dalla chiesa di Sanremo, trasmesso da Radio Vaticana, Radiotelepadrepio e altre reti televisive. I premi sono stati realizzati dallo stesso artista che ha realizzato quelli del festival di Sanremo. L’ Associazione Fonografici Italiani e il meeting delle etichette indipendenti hanno offerto importanti premi, interessante anche l’ intervento di Vittorio Sgarbi. Ecco il sito ufficiale della manifestazione:

Sanremo Festival della Canzone Cristiana

E la serata finale:

Non vi è alcun intento di contrapporsi al ben più famoso Festival di Sanremo –evento nazional-popolare-, o di ritenere che il Festival di Sanremo sia “troppo pagano” e quindi occorre un festival “cristiano” per contrastarne l’immoralità. Nulla di più sbagliato. Gli organizzatori hanno dichiarato che la contemporaneità del luogo e del periodo con il Festival della Canzone Italiana sono stati scelti solo come una formidabile occasione di promozione, sfruttando la massiccia presenza dei media nella città.

Molti –non sono mancate le giornalate in tal senso- hanno accolto la nascita di questo festival cristiano con un sorriso di commiserazione e superiorità, accusando gli organizzatori di voler relegare la musica cristiana all’emarginazione (non amo usare la parola ghetto, per rispetto a tutti a coloro che hanno dovuto vivere nei ghetti, quelli veri).

Comunque le accuse al festival della musica cristiana celano un approccio profondamente sbagliato: la musica cristiana contemporanea, infatti, è un genere specifico che ha diritto di esistere.

Nessuno storcerebbe il naso se si facesse un festival di musica Jazz, o Metal a Sanremo… ma la musica cristiana pare strana in Italia. Questo denota una scarsa conoscenza della realtà internazionale, anglosassone in particolare, dove la Christian Music è guardata con rispetto ed ha spazio insieme a tutti gli altri generi nei più prestigiosi premi musicali.

Nelle serata dei Grammy Awards, considerati gli Oscar della musica, sullo stesso palco dove sono saliti Adele, Beyoncé e gli Oasis, ben 5 Grammy awards sono assegnati alla musica cristiana. Nessuno in America si stupisce se dopo che Pat Metheny ha ritirato il Grammy per il miglior album Jazz e Billie Eilish quello di miglior canzone dell’anno,

artisti di musica cristiana salgono sul palco per ritirare i Grammy per:

Best Gospel Performance/Song

Best Contemporary Christian Music Performance/Song

Best Gospel Album

Best Contemporary Christian Music Album

Best Roots Gospel Album

https://www.grammy.com/news/2022-grammys-recording-academy-announces-major-changes

Anche i Latin Grammy, popolarissimi nei paesi di lingua spagnola, hanno 2 premi per la musica cristiana.

La musica cristiana contemporanea inoltre ha anche i suoi propri Awards, come i Dove Awards, che si tengono ogni anno a Nashville.

La qualità musicale è al top, ad esempio ecco una canzone nominata per i Grammy 2022, di Cece Winans, pluripremiata in carriera con 12 Grammy Awards e 28 GMA Dove Awards, 19 milioni di dischi venduti, quasi sessantenne con una voce che nulla ha da invidiare a Withney Houston…

O la più famosa “What a beautiful name”, di Hillsong worship, già vincitrice del Grammy-

428 milioni di visualizzazioni il video ufficiale (per avere un termine di paragone in Italia i video più visti di Vasco Rossi e Laura Pausini si aggirano sulle 80 milioni di visualizzazioni)

Qui la versione live, eseguita ai Dove Awards:

 

Uno dei motivi possibili del poco sviluppo della musica cristiana contemporanea in Italia è a mio avviso legato al fatto che si tende a separare nettamente la musica sacra da quella laica nella Chiesa Cattolica, e la maggior parte della popolazione è cattolica. Nella Messa la musica ha un posto importante ma non essenziale, è la presenza del Signore nell’Eucaristia ad essere percepita come centrale e si cantano solo canti sacri, ritenuti appropriati.

Alcuni riti evangelici e protestanti invece assomigliano sempre di più a veri concerti dove a canzoni in stile moderno si alterna la predica del pastore. Sono le cosiddette megachurch non esenti da manifestazioni vicine al sensazionalismo, che fanno leva sull’emozione. Questo è attraente, ma va a discapito del silenzio-praticamente assente, che andrebbe alternato alle parole e alla musica per favorire l’esperienza spirituale. Nelle chiese cattoliche non manca il silenzio e una sobria profondità del rito che aiuta la preghiera, ma d’altra parte a volte si corre il rischio di addormentarsi. Ogni approccio ha evidentemente i suoi pro e contro. Eppure la musica cristiana contemporanea comincia a destarsi anche in Italia.

Accanto a produzioni di ottimo livello, c’è un gran numero di cantautori “fai da te”, proprio come il sottoscritto e la musica che pubblico in questo blog. Il livello del Festival della Canzone Cristiana alternava ottimi interpreti, anche professionisti, a esibizioni meno convincenti (ma anche all’Ariston se ne sono viste e non mi riferisco al lato morale, ma a quello artistico). Il palcoscenico e il contesto erano estremamente semplici e comunque quanto ci si può aspettare in una TV locale e in una manifestazione autofinanziata ed agli inizi. Eppure è stato un evento importante e riuscito, proprio perché aveva l’aria di un luogo dove una nuova avventura è finalmente cominciata. La semplicità essenziale d’altronde, deve essere per i cristiani motivo di gioia e segno da custodire.

Per la cronaca, ha vinto frà Vinicius con “Vale la pena”, per una lista completa dei premiati vi rimando a questo articolo di Vatican News:

https://www.vaticannews.va/it/mondo/news/2022-02/festival-sanremo-fra-vinicius.html

Il Festival della Canzone Cristiana si incammina verso un futuro che sarà tanto più radioso quanto più riuscirà ad essere percepito come un qualcosa che va a completare la bellezza di quello che già c’è, piuttosto che contrapporvisi.

I Vangeli ci mostrano il Signore e gli Apostoli che la sera dell’ultima cena prima del tradimento e della Passione: “Dopo aver cantato l’Inno, uscirono verso il Monte degli Ulivi” Mt 26.

Il Signore Gesù ha apprezzato la musica del suo tempo e ha cantato lui stesso le parole dei sacri inni. Certamente egli ha partecipato anche ai canti- e ai balli popolari, in occasioni come le nozze di Cana. La musica è un dono divino da coltivare, in tutte le declinazioni.

Infine trovi a questa pagina tutta la mia musica:

https://www.nothingless.net/musica-e-canzoni/

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